Edoardo Ferrarese
Laureato in Lettere Moderne a Genova, ho scoperto la passione per la scrittura un po' per caso, e da quel momento in poi non me ne sono più potuto liberare. Ma evidentemente non mi bastava, dato che adoro il Cinema in ogni sua forma e dimensione. Per questo sono una di quelle brutte persone che scrive recensioni e non per il MacGuffin (www.themacguffin.it) dalla sua nascita. Smettere è ormai impossibile, un po' come viaggiare.
Timbuktu
Una gazzella che corre; una jeep; bandiere di fondamentalismo islamico; mitra; proiettili che spaccano maschere rituali africane. Per capire Timbuktu bastano le sue prime scene, questo sintagma che racchiude l'essenza del film: il contrasto. Perché Timbuktu è anche la dolcezza di un padre, una chitarra suonata piano di notte, un giovane incapace di convertirsi al fondamentalismo.
Captain Fantastic
Avete presente quelle scampagnate nei boschi primaverili tra moschini impertinenti e sassi sdrucciolevoli sulla riva del fiume? Una giornata così l’abbiamo passata più o meno tutti. E se tutto questo diventasse la normale quotidianità?
Captain Fantastic racconta la vita di una famiglia nel cuore delle foreste del Nord America e di un padre fuori dagli schemi.
Captain Fantastic racconta la vita di una famiglia nel cuore delle foreste del Nord America e di un padre fuori dagli schemi.
Sideways – In viaggio con Jack
Addio al celibato on the road. Dove? California, zona vinicola nella contea di Santa Barbara. Come? Macchina decappottabile, nemmeno a dirlo. Imprevisti? Beh, due amici diametralmente opposti in viaggio possono non averne? Sembrerebbe brutto altrimenti.
Ogni cosa è illuminata
Fare un viaggio nella memoria potrebbe sembrare una cosa semplice: a cena con gli amici di una vita, mentre si ricordano le stupidate fatte a scuola…
Più complesso è fare un viaggio nella memoria di qualcun altro, con in mano solo una vecchia fotografia sbiadita e in testa una miriade di sentimenti.
Diario di guerra e di vita
Un'isola deserta nel bel mezzo del Mar Rosso settentrionale e quarantacinque marinai naufraghi. È il 1940.
Inizia così il viaggio di Giovanni Battista Ferrando, vent'anni, radiotelegrafista militare sul sommergibile Macallè della Regia Marina.
Inizia così il viaggio di Giovanni Battista Ferrando, vent'anni, radiotelegrafista militare sul sommergibile Macallè della Regia Marina.
NYT vi fa partire per un viaggio intorno al mondo
Pagati dal New York Times per viaggiare e per raccontare. Non sentite lo zaino già in spalla e l’esperienza più incredibile della vostra vita che vi urla “uscite di casa”? Ah, non disperatevi, siete esenti da qualsiasi dilemma: la scadenza per presentare la domanda era il 31 ottobre!
Pronti per un nuovo viaggio
La storia di due giovani pirati vogliosi di salpare verso l'altra parte del mondo e di un viaggio che non è stato un successo. È la fiaba che Andrea Visconti racconta ai propri figli per spiegare un fallimento con il sorriso, che si può anche perdere senza però perdersi.
Vita di Pi
A chi non è capitato un compagno di viaggio fastidioso, un tipo difficile, lamentoso, sempre in grado di smorzare l’entusiasmo della comitiva. Portate pazienza, a volte i compagni di viaggio non si scelgono e comunque non lamentatevi, ci sarà sempre qualcuno cui è toccata peggior sorte.
Diciotto anni dopo
Perché due fratelli che non si parlano da diciotto anni viaggiano assieme in macchina? Beh, guardateli bene, sono sì nella stessa auto, ma non sono assieme. Sembra che qualcosa li abbia messi lì a forza, spingendoli dove non sarebbero mai voluti andare.
Una storia vera
Alvin Straight in sella al suo tosaerba inglobato dal tramonto. Nulla può fermarlo, la sua forza di volontà costringe il sole a rispuntare per dargli ore preziose di luce. E costringe anche tutti quelli che lo incontrano, compresi noi, a credere nel suo viaggio, nella sua storia.
Il sorpasso
Avete presente i viaggi senza meta? Se il motivo per partire non esiste allora cosa si viaggia a fare? Per scappare. Quindi si sfreccia via a bordo di una decappottabile su strade deserte, rimbalzando qua e là per cercare scampoli di senso.
Sette anni in Tibet
Quanta distanza c'è dalla gabbia dorata in cui Heinrich Harrer si era infilato al gelo aguzzo delle montagne tibetane? Il viaggio è riassunto in questa immagine, una ricerca inesausta di un senso, un motivo più alto per macinare sassi sotto i piedi raggiungere luoghi vergini dove respirare la vita stessa.