
Classicista e filosofo sassone, militare suo malgrado e instancabile camminatore, ma soprattutto spirito irriducibilmente libero, Johann Gottfried Seume percorse a piedi nel 1802 tutta l’Italia, sulle tracce di un sogno, munito solo di uno zaino di pelle di tasso, di un nodoso bastone e di uno sguardo ironico e mai preconcetto.
Il suo diario di viaggio Spaziergang nach Syrakus (Una passeggiata verso Siracusa), un piccolo capolavoro di antropologia itinerante, ci regala l’immagine quanto mai attuale di un paese dove le vestigia di un glorioso passato rendono ancora più evidenti le contraddizioni del presente. Un uomo e un racconto tutti da riscoprire.
Chi va a piedi vede di più di chi viaggia in carrozza, […]. Camminare è l’attività più libera e indipendente, niente vi è di peggio che star seduti troppo a lungo in una scatola chiusa […] chi si fa trascinare da un veicolo si abbassa di molti gradi dalla sua dignitosa e genuina umanità.
Johann Gottfried Seume (1763-1810)
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I quasi adatti
Collana di minibiografie di personaggi accomunati dal non avere terraferma
Ci sono almeno due tipologie di persone che manifestano una scarsa adattabilità.
La prima è quella più o meno ufficialmente riconosciuta e da sempre perseguitata.
C’è poi una seconda a cui appartengono i personaggi di cui ho scritto. I soggetti di questo tipo non si sentono o non sono oggettivamente ai margini della vita. Tutt’altro. La amano a un punto tale da volerne vivere altre, e non dopo, ma subito. Continua a leggere